Il 31 dicembre 2021 è stato inviato a Bruxelles il Piano Strategico Nazionale della PAC che integra, in un solo documento, gli aiuti diretti della PAC, gli interventi settoriali delle OCM e i Programmi di sviluppo rurale delle Regioni.
Gli interventi di sviluppo rurale, pur nel nuovo quadro di governance della PAC, continueranno a essere gestiti dalle Regioni. La definizione di questi interventi deve essere svolta in un quadro comune condiviso che può rappresentare un’opportunità per renderli integrati e complementari con il resto degli strumenti di politica agricola e forestale.
In questo senso, il confronto è ancora in corso, anche in relazione all’integrazione con gli eco-schemi e alla nuova baseline per i pagamenti dettata dalla condizionalità rafforzata, e si auspica che possa definire più puntualmente il quadro di interventi e i loro meccanismi di attuazione, tali da renderli efficaci nel percorso in fase di delineazione.
Un richiamo va fatto rispetto al ruolo che potranno avere gli interventi “agricoli” previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nonché da tutti gli altri interventi di sistema da cui anche il settore agricolo, alimentare e forestale e le aree rurali potranno trarre vantaggio (ad esempio, investimenti 4.0).
Rispetto a quanto è possibile, in questa fase ancora provvisoria, si ipotizza che per il quinquennio a disposizione 2023-2027 (per il 2022 è assicurata la successione del precedente PSR, come precisato nella precedente Newsletter) la Regione del Veneto potrà assicurare la continuità delle misure di gran parte delle misure ma con alcune riduzioni, rispetto all’attuale composizione del quadro. Di seguito, per blocchi di misure, si rappresentano alcune valutazioni:
- Parte agroambientale. Si confermano le misure attivate con l’attuale PSR (misure 10). In sostanza, si confermano le risorse per la misura 10.1.2 – Ottimizzazione agronomica colture seminative (ora ACA2), per la misura 10.1.3 – Infrastrutture verdi mantenimento (ora ACA12) e per la 10.1.4 – Mantenimento prati e pascoli (ora ACA 8), nonché per la 10.1 7 – Allevatori custodi (ora ACA 16);
- Biologico. Il PSN prevede un travaso di fondi dal primo pilastro al secondo, per promuovere l’adesione al biologico, sia attraverso la conversione che attraverso il mantenimento;
- Indennità compensativa zona montana. Sarà confermata nella sostanza; c’è da notare che, tra i pagamenti compensativi, è stata individuata una nuova linea per le aziende incluse nei Piani di gestione dei bacini idrografici;
- Investimenti aziende agricole. Nel complesso, saranno confermati i sostegni legati alla competitività, agli investimenti legati all’ambiente e al clima (risparmio irriguo e emissioni). La probabile contrazione delle risorse, imporrà di sfruttare le altre leve in combinazione (vedi sostegno investimenti 4.0). Inoltre, andranno considerati gli investimenti finanziabili dal PNRR (es. copertura fotovoltaico strutture agricole); il tutto, non per penalizzare le aziende ma per rendere più efficace il meccanismo di intervento attuale (più aziende finanziate), sfruttando la meglio le sinergie con fonti differenti di sostegno;
- Agriturismo, fattorie sociali, didattiche, diversificazione produttiva. Si prevede l’attivazione d misure in linea con la passata programmazione;
- Per gli investimenti per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, realizzati dalla cooperazione e dall’agroindustria, si confermano le misure. Anche per queste fattispecie, vale il ragionamento, a maggior ragione, svolto per le imprese agricole, relativamente alla sinergia con altre leve finanziarie, come, ad esempio, gli investimenti del PNRR per lo sviluppo della filiera;
- Insediamento giovani. Al fine di assicurare l’insediamento dei giovani nel quinquennio saranno allocate le risorse necessarie, a cui si aggiungono risorse derivate per quota parte delle misure investimenti in agricoltura e diversificazione già commentate (Pacchetto giovani);
- Comparto forestale. Alcune azioni dovrebbero essere collocate sul POR (fondi comunitari non PSR). Si tratta di azioni che hanno, come beneficiari, imprese forestali (artigiane). Analogamente, anche altri sostegni che hanno a che vedere con imprese extra-agricole in zona rurale, saranno collocate per i finanziamenti sul POR. Per le foreste, quindi, rimarranno sul PSR le linee di intervento per la cura delle foreste, nonché gli investimenti per la sistemazione della viabilità agro-silvo-pastorale;
- Per il programma Leader gestito nei territori GAL è confermata la dotazione prevista da regolamento;
- Per la promozione dei prodotti di qualità sono confermate le misure;
- Per il blocco AKIS, ovvero formazione, consulenza e cooperazione finalizzata allo sviluppo dei PEI, sono previsti gli impegni in continuità con la passata programmazione.
Riassumendo, data la lettura sintetica provvisoria, il quadro verrà aggiornato con il proseguo della definizione del PSR 2023-2027 nel corso del 2022.