Newsletter novembre 2023

Pacchetto giovani, investimenti e cooperazione: in apertura a gennaio i nuovi bandi del CSR Veneto

Alla fine del mese di novembre  sarà avviata l’approvazione da parte della Giunta regionale di più di venti nuovi bandi per interventi ed azioni del Complemento per lo sviluppo rurale del Veneto 2023-2027

Si tratta dei bandi della programmazione 2023-2027 del CSR previsti per il quarto  trimestre del 2023 dal Piano pluriennale, adottato con  DGR n. 120 del 6 febbraio 2023, i cui termini per la presentazione delle domande di aiuto apriranno nelle prime settimane di gennaio 2024.

La Giunta regionale ha previsto l’attivazione di interventi e azioni che riguardano investimenti produttivi per la competitività delle aziende agricole,  investimenti produttivi per ambiente, clima e benessere animaleinsediamento dei giovani agricoltori, cooperazione (dall’attivazione dei Gruppi operativi del Partenariato europeo per l’innovazione ai Gruppi di cooperazione per le comunità del cibo e per le filiere forestali), prodotti e regimi di qualità, forestazione/imboschimento.

Dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale, il provvedimento sarà posto all’esame della Terza Commissione del Consiglio Regionale, che avrà trenta giorni di tempo per esprimere il proprio parere

Successivamente i bandi saranno approvati definitivamente dalla Giunta e pubblicati nel Bollettino ufficiale.

termini per la presentazione delle domande apriranno nelle prime settimane di gennaio 2024 e decorreranno dalla data di pubblicazione nel BUR.


 

Comitato di Monitoraggio regionale: approvati modifica del CSR Veneto e criteri di selezione bandi

Il giorno 16 novembre 2023 si è tenuta in videoconferenza la seduta del Comitato regionale di Monitoraggio del Complemento per lo Sviluppo Rurale del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-2027 della Regione del Veneto. 

Il Comitato ha dato il via libera alla modifica finanziaria del CSR Veneto 2023-2027 presentata dall’Autorità di gestione regionale, in presenza dei rappresentanti della Commissione europea, del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e del Ministero dell’economia e delle finanze. 

La modifica si rende necessaria, in particolare, a seguito della dichiarazione dello stato d’emergenza per gli eventi alluvionali dello scorso aprile avvenuti in Emilia Romagna, allo scopo di assicurare un contributo solidale alla medesima Regione all’interno del Piano Strategico Nazionale PAC 2023-2027.

L’entità posta a carico dei CSR 2023-2027 di ciascuna Rregione è stata stabilita, nella seduta della Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni dell’11 settembre 2023, nell’1% della quota FEASR per le 4 annualità 2024-2027, pari allo 0,81% delle risorse complessive.

Per il CSR Veneto l’importo del contributo solidale ammonta pertanto a 2,2 milioni di euro di quota FEASR, che sviluppa una spesa pubblica pari a 6,6 milioni di euro. Tali risorse derivano da una rimodulazione dell’allocazione finanziaria di alcuni interventi del CSR Veneto, nel rispetto dei vincoli di programmazione derivanti dal PSN-PAC.

Sono previsti inoltre ulteriori adeguamenti al piano finanziario al fine di garantire coerenza con i dati di base utilizzati dall’applicativo del MASAF per l’aggregazione dei dati a livello nazionale e un innalzamento delle aliquote di aiuto per gli investimenti per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli e per le attività di formazione degli imprenditori agricoli, per far fronte ad una possibile flessione della propensione agli investimenti e alla formazione da parte delle imprese in conseguenza dei conflitti russo-ucraino e in Medio-Oriente, capaci di incidere negativamente sui mercati dei prodotti agricoli e agroalimentari.

Inoltre, nel corso della riunione sono stati oggetto di consultazione, e successivamente approvati dal Comitato di monitoraggio, i criteri di selezione relativi agli interventi del CSR Veneto 2023-2027 che saranno attivati con i bandi previsti nel prossimo gennaio 2024.


EU CAP Network workshop on circular water management

Il seminario della rete UE PAC “Gestione delle acque circolari” si terrà a Siviglia (Spagna) da martedì 12 a mercoledì 13 marzo 2024.

Questo evento sarà dedicato a riunire gli attori dell’innovazione per condividere approcci e pratiche innovative, diffondere e scambiare conoscenze sulla gestione circolare dell’acqua considerando il riutilizzo e il riciclaggio dell’acqua per la produzione agricola. Ciò significa catturare, trattare e riutilizzare l’acqua più volte all’interno dei processi agricoli. Nell’ambito del workshop, prenderemo in considerazione l’acqua riutilizzata e riciclata dall’ambiente vicino all’azienda agricola: acqua proveniente dall’azienda agricola (campi, tetti, serre, ecc.), dalle attività agricole (attività zootecnica, trasformazione primaria, ecc.) o dalle piccole industrie agroalimentari.

Per maggiori informazioni sull’evento e sugli obiettivi specifici, si prega di seguire questo link alla pagina web del workshop.

L’invito a manifestare interesse è ora aperto. Se sei interessato a partecipare, compila il modulo di candidatura entro l’ 11 dicembre 2023, alle 23:59 CET.

Per qualsiasi domanda, si prega di contattare workshop.innovation@eucapnetwork.eu


Dal 15 novembre via alle domande per i contributi a fondo perduto Ismea

È stato pubblicato l’avviso di apertura dello sportello per la presentazione delle domande per il Fondo per l’Innovazione in agricoltura Ismea. Dalle ore 12:00 del giorno 15 novembre 2023 sarà possibile inviare la domanda per l’accesso ai contributi. Lo sportello rimarrà aperto fino alle 18:00 del 15 novembre e riaprirà nei giorni feriali successivi dalle ore 9:00 alle ore 18:00. Le domande saranno poi esaminate da Ismea secondo l’ordine cronologico di presentazione.

Il Fondo prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto per l’acquisto di macchine e attrezzature innovative per l’agricoltura e la pesca. Possono presentare la domanda le imprese agricole, le imprese agromeccaniche che effettuano investimenti per un importo compreso tra 70.000 e 500.000 euro. Possono partecipare al bando anche le imprese della pesca che effettuano investimenti compresi tra 10.000 e 500.000 euro.

I beneficiari del bando potranno ottenere un contributo a fondo perduto che può coprire dal 22,5 al 95% dei costi ammissibili, in funzione della tipologia di beneficiario e dell’importo dell’investimento.
Si fa presente che gli investimenti potranno essere effettuati solo dopo la data di presentazione della domanda e che i beni agevolabili devono essere nuovi di fabbrica.

Inoltre, alle piccole e medie imprese agricole e della pesca è data la possibilità di usufruire di una garanzia Ismea con abbattimento del costo del finanziamento bancario che può arrivare fino all’80% del valore nominale dello stesso.

Ad esempio, una Pmi agricola guidata da un giovane che effettua una spesa di 100.000 euro potrà ricevere 60.000 euro di contributo a fondo perduto e circa 2.800 euro, in funzione delle commissioni bancarie, a copertura del finanziamento bancario.

L’erogazione del contributo a fondo perduto potrà avvenire con due modalità: in un’unica soluzione direttamente verso il beneficiario, o, in alternativa, verso il proprio fornitore.
Il Fondo ha una dotazione per il 2023 di 75 milioni di euro, di cui 10 milioni sono riservati alle zone colpite dalle alluvioni di maggio 2023.


Dop e Igp: 25 milioni per aumentare vendite, promozione e ricerca

Sono disponibili 25 milioni per sostenere e incrementare la vendita dei prodotti agroalimentari Dop e Igp, per sviluppare azioni di comunicazione relative a origine, qualità e caratteristiche e per valorizzare i Consorzi di tutela. Beneficiari dei contributi sono i consorzi di tutela e le associazioni temporanee tra i consorzi di tutela. E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 novembre il decreto del Masaf sugli interventi per la filiera agroalimentare.

Le attività indicate dal provvedimento, che possono essere finanziate, e che devono essere svolte entro quindici mesi dalla concessione del contributo, sono campagne di informazione sui sistemi Dop e Igp, relazioni pubbliche, promozione e pubblicità sui principali mezzi di comunicazione, partecipazione a fiere ed esposizioni nazionali e internazionali, divulgazione, informazione e formazione rivolta agli operatori della distribuzione e del canale Horeca. Il contributo copre anche i costi sostenuti per ricerche finalizzate alla modifica dei disciplinari per migliorare la sostenibilità dei prodotti Dop e Igp e le spese in conto capitale per immobilizzazioni immateriali.

Il contributo è fino a 300mila euro per i Consorzi e non oltre 500mila per le associazioni temporanee e non può essere concesso per un importo inferiore a 60mila euro per singolo beneficiario.